Rilocalizzazione dell'Autoporto di Susa Torino

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Monitoraggio Ambientale ante operam relativo al progetto per il nuovo autoporto in San Didero

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

La ricollocazione dell’autoporto di Susa nel comune di San Didero rappresenta una delle Opere strategiche correlate alla realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione.

Il sito individuato per la rilocalizzazione dell’autoporto risulta adiacente alla carreggiata autostradale dell’A32, circa all’altezza della progressiva chilometrica 24+800 in direzione Nord, occupando un’area abbandonata di superficie pari a circa 68.000 mq a cavallo dei Comuni di San Didero e Bruzolo.

Attualmente l’area è accessibile dalla S.S. 25 “del Moncenisio” attraverso un ampio piazzale di accesso. Dal punto di visto topografico l’area in questione è pianeggiante ed è separata dall’alveo della Dora Riparia dal rilevato autostradale che, grazie ad una serie di attraversamenti idraulici, è reso permeabile alle piene di esondazione dello stesso corso d’acqua.

Entro tale ambito trova sistemazione il nuovo Autoporto che comprenderà un’area destinata a Truck Station, un parcheggio per i mezzi pesanti, un’area di servizio ed un nuovo posto di controllo centralizzato (PCC).

L’accessibilità al nuovo piazzale dell’autoporto sarà garantita sia dall’autostrada A32 che dalla statale n°25. Per quanto riguarda la rete autostradale, l’accesso sarà realizzato attraverso la costruzione di apposite corsie di accelerazione/decelerazione (sia in direzione Torino che Bardonecchia), mentre per quanto riguarda la SS25, l’accesso sarà garantito dalla realizzazione di apposite rotatorie e nuove tratte stradali di accesso.

SPECIFICITA’ DELLO STUDIO

Il monitoraggio ambientale è stato eseguito in 2 postazioni fisse, attive ininterrottamente per 365 giorni consecutivi. Lo scopo ultimo del monitoraggio è stato quello di definire l’esatto livello di concentrazione dei vari inquinanti nella fase ante operam, per poter valutare con precisione l’eventuale impatto prodotto nelle fasi di corso e post operam.

Nello specifico, il Piano di Monitoraggio Ambientale del caso ha previsto lo studio delle seguenti componenti ambientali:

• Amianto Aerodisperso; 
• Atmosfera; 
• Rumore; 
• Acque Superficiali; 
• Acque Sotterranee; 
• Vegetazione; 
• Fauna (chirotteri); 
• Suolo. 

Lo svolgimento complessivo del lavoro ha riguardato le seguenti attività:

  • Elaborazione del Piano Operativo di Monitoraggio Ante Operam sulla base del Piano di Monitoraggio fornito a base di gara;
  • Supporto alla Stazione Appaltante per le riunioni di Interfaccia con gli Enti di Controllo, in particolare con ARPA Piemonte;
  • Predisposizione del cronoprogramma operativo delle attività di Monitoraggio Ambientale AO;
  • Esecuzione delle attività di Monitoraggio Ambientale previste nel cronoprogramma;
  • Redazione della reportistica periodica e del Report finale;
  • Caricamento dei dati monitorati sul portale informatico dedicato.