Piste Ciclabili - Roma Roma

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Piste Ciclabili – Studio delle alternative e Progetti di Fattibilità Tecnico-Economica

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

All’interno del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile del comune di Roma viene dato ampio spazio al settore ciclabilità, anche mediante progettazione di numerose piste ciclabili lungo le principali vie della città. All’interno di questa contesto, VDP ha partecipato allo studio di alcune tratte ciclabili, redigendo il documento di fattibilità delle alternative progettuali (DOCFAP) per le seguenti strade: Via Gregorio VII, Via delle Botteghe Oscure, Via della Lega Lombarda, Via Nomentana, Via Nazionale, Tuscolana, Via E. Filiberto e Stazione La Giustiniana. In un secondo momento, dopo valutazioni congiunte con Roma Mobilità, è stato sviluppato per alcune tratte il progetto di fattibilità tecnico-economica. La documentazione è stata redatta approfondendo varie tematiche, partendo dalla descrizione dello stato dei luoghi e dalle criticità riscontrate nel tracciato originale e facendo fronte al quadro di riferimento programmatico rappresentato dal Piano Regolatore Generale, dal Piano Quadro della Ciclabilità e dal Piano Generale del Traffico Urbano. Sono state quindi progettate le piste ciclabili del caso, facendo riferimento alla normativa comunale del trasporto urbano, agli strumenti di pianificazione e al contesto paesaggistico ed archeologico.


SPECIFICITA’ DELLO STUDIO

La stesura della documentazione per le otto tratte suddette ha previsto l’analisi dei luoghi attraversati, sia dal punto di vista paesaggistico che di traffico.
A valle delle analisi conoscitive, per ogni tratta stradale attraversata dal progetto è stata eseguita un’analisi sulla classificazione stradale estrapolata dal Regolamento viario, con relativa classificazione funzionale delle strade urbane di Roma Capitale. Da tale classificazione si è quindi arrivati a definire per ogni tratta la possibilità o meno di inserire le piste ciclabili e le relative caratteristiche. Il Piano Generale del Traffico Urbano, infatti, determina gli “indirizzi generali di regolazione ed ammissibilità delle utenze di traffico sui vari tipi di strade ed aree”, definendo le modalità per inserire una pista ciclabile sulla sede stradale del caso, secondo una delle seguenti modalità:

• piste ciclabili in sede propria;
• piste ciclabili su corsia riservata ricavate sul marciapiede;
• piste ciclabili su corsia riservata ricavata sulla carreggiata stradale;
• percorsi promiscui pedonali e ciclabili;
• percorsi promiscui ciclabili e veicolari.

La progettazione ha previsto la produzione di documenti di testo e di elaborati grafici, sia in pianta che in sezione, che per ogni tipologia di pista progettata. A completamento del percorso ciclabile, inoltre, è stata prevista l’installazione di diverse attrezzature di supporto come rastrelliere e canaline che facilitino gli spostamenti tra i diversi sistemi di mobilità.
Sono state infine eseguite delle analisi di spesa per le principali macro-attività necessarie alla realizzazione delle piste del caso, con la produzione di un quadro economico indicativo dell’importo lavori, dei costi della sicurezza e della progettazione definitiva ed esecutiva.