Riqualificazione Fosso Moscarello - Centrale Latina Borgo Sabotino (Latina)

  • 20170404-100644.jpg
  • in-post4.jpg

Progetto di ripristino ambientale nell'ambito delle attività di decommissioning della centrale Sogin di Latina. Riqualificazione della sponda destra del Fosso Moscarello

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Il progetto si inquadra nell’ambito delle attività di decommissioning della Centrale SOGIN di Borgo Sabotino (Latina) così come definite nel progetto complessivo che, nel 2011, è stato approvato con Decreto di compatibilità ambientale da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

L’autorizzazione ambientale era condizionata al rispetto di alcune prescrizioni che prevedevano anche la stesura di un piano esecutivo di riqualificazione ambientale e naturalistica delle aree del sito da ripristinare, tra le quali l’area adiacente al Fosso Moscarello.

Con riferimento a tale prescrizione, nel 2012 Sogin ha sviluppato a livello preliminare un piano di riqualificazione ambientale che è successivamente stato approvato dal Ministero dell’Ambiente in sede di verifica di ottemperanza.

Nel passaggio dalla fase preliminare a quella definitiva ed esecutiva, SOGIN ha incaricato VDP di revisionare complessivamente gli obiettivi del piano di riqualificazione ambientale e naturalistica della sponda destra del Fosso Moscarello per arrivare alla definizione di un progetto esecutivo degli interventi che tenesse conto di obiettivi propri dell’Ingegneria Naturalistica.

Le attività sono state articolate in due distinte fasi di lavoro.

Durante la prima fase, alla luce degli obiettivi propri dell’Ingegneria Naturalistica, è stata condotta una revisione integrale del precedente progetto di interventi che, corredata da una puntuale analisi dello stato dei luoghi, ha portato alla formulazione di una serie di ipotesi di intervento modulate lungo l’asta del Fosso in modo da garantire la massima efficacia delle azioni e la rispondenza agli obiettivi posti.

La seconda fase di lavoro è stata lo sviluppo del vero e proprio progetto esecutivo di rinaturalizzazione.

Il Progetto rispetta anzitutto le condizioni volte a garantire gli equilibri idraulici e le dinamiche morfologiche presenti, quali:

Non modificabilità della geometria dell’argine (del versante) rispetto allo stato ante-operam

Mantenimento delle condizioni idrauliche attuali (regime idrico e condizioni di pericolosità idraulica), che sono garantite anche nella fase transitoria di attecchimento degli impianti di progetto.

Inoltre, è stata posta particolare attenzione al tema delle specie vegetali da reimpiantare, la cui scelta rispetta i seguenti criteri:

- coerenza con le potenzialità fitoclimatiche del sito;

- coerenza con le caratteristiche ecologiche stazionali;

- aumento della biodiversità locale.

Oltre alle categorie di intervento relative alla vegetazione (Contrasto vegetativo dell’Arundo donax, contrato vegetativo al robinieto, Isole di nuovo impianto, Intervento di potenziamento vegetativo) il progetto prevede la realizzazione di veri e propri interventi di Ingegneria Naturalistica per garantire la stabilità dell’argine e la resistenza all’erosione in caso di piena, nonché la demolizione e ricostruzione, a parità di sagoma, di una briglia che collega il Fosso Moscarello con un fosso minore, allo scopo di favorire gli spostamenti faunistici eliminando l’esistente barriera in c.a.

SPECIFICITA’ DELLO STUDIO

Il progetto è stato presentato al Convegno Italiano sulla Riqualificazione Fluviale organizzato da Cirf, Regione Emilia-Romagna e Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e tenutosi a Bologna dal 22 al 24 ottobre 2018.