Elettrodotto aereo 150kV “S.E. Paternò – C.P. Belpasso” (CT) Paternò-Belpasso (CT)

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Studio Preliminare Ambientale e Relazioni Specialistiche per il progetto Elettrodotto aereo 150kV in semplice terna “S.E. Paternò – C.P. Belpasso” ed opere connesse

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Il progetto riguarda la realizzazione dell’ Elettrodotto aereo 150 kV in semplice terna nei Comuni di Belpasso e Paternò, nella Provincia di Catania in Sicilia.
La linea di progetto si estende dall’altura “Santa Lazzara” nel comune di Paternò dove è posto l’esistente sostegno 22bis della linea elettrica “SE Paternò – CP Paternò”, con una breve campata in direzione sud-est il nuovo elettrodotto giunge in località “Sorgente Acquarossa” nel comune di Belpasso. Superata la strada provinciale n°184, l’elettrodotto prosegue attraversando in sequenza le contrade “Sciara Sipala”, “Tre Are” e “Giovencheria” fino ad incrociare la strada comunale Mulini in corrispondenza del quale l’elettrodotto s’immette nella contrada “Vignale” dove, attestandosi al sostegno capolinea, entra nella cabina primaria di Belpasso attestandosi al portale.

Dalla realizzazione dell’intervento, gli immediati benefici attesi sono di seguito sintetizzati:

  • una migliore ripartizione dei flussi di energia transitanti sulla rete, privilegiando l’uso della rete 380kV in quanto più efficiente e con minori perdite, con conseguenti benefici ambientali legati alle minori emissioni di CO2 per via della ridotta dissipazione di energia;
  • un incremento dell’affidabilità della rete con diminuzione della probabilità di energia non fornita grazie al miglioramento della magliatura tra due importati nodi della rete elettrica, ovvero la stazione elettrica 380/150kV di Paternò e la stazione elettrica 220/150kV di Misterbianco.

Per il progetto del nuovo elettrodotto, sono stati redatti i seguenti studi:

  • studio di Prefattibilità Ambientale, ai sensi dell’art.20 del D. Lgs 152/06 e s.m.i.;
  • relazione Paesaggistica, ai sensi del D.P.C.M. 12/12/2005;
  • relazione Geologica Preliminare;
  • relazione Archeologica Preliminare;
  • due Diligence TRS.

SPECIFICITÀ DELLO STUDIO

Lo Studio di Prefattibilità Ambientale, redatto ai sensi dell’articolo 20 del D. Lgs 152/06 e s.m.i. e in conformità con le “Linee guida per la verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale dei progetti di competenza delle regioni e province autonome” (D.M. 30 marzo 2015), ha avuto lo scopo di fornire gli elementi necessari alla verifica di assoggettabilità alla procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale.

Nell’ambito della redazione della Relazione Paesaggistica, al fine di analizzare il reale inserimento dei nuovi elementi di progetto, si è fatto ricorso a fotoinserimenti che rappresentano lo stato ante operam e post operam, degli ambiti paesaggistici interessati dall’inserimento dei nuovi sostegni.
La relazione geologica preliminare ha avuto lo scopo di documentare la prefattibilità dell’opera, attraverso analisi geologiche e idrogeologiche preliminari (acquisizione di dati bibliografici disponibili, sopralluoghi di inquadramento, eventuali indagini geognostiche preliminari ecc.), e definendo il modello geologico preliminare con l’indicazione delle possibili criticità geologiche correlate alla realizzazione del progetto.

Ai fini dello studio archeologico è stata svolta l’attività di survey svolta ad hoc al fine di redigere la relativa Relazione di Ricognizione, le Schede di Unità di Ricognizione, con documentazione fotografica, la Carta delle Unità di Ricognizione e della Visibilità. E’ stata redatta la Carta delle Presenze Archeologiche, la Carta del Rischio Archeologico Assoluto e la Carta del Rischio Archeologico Relativo al tracciato di progetto.
Le attività relative allo studio archeologico hanno anche riguardato l’interfaccia con la Soprintendenza ai Beni Archeologici competente.

Attraverso la Due Diligence sono state dettagliate:

  • il piano delle indagini che verranno eseguite in fase di progettazione esecutiva, al fine di ottenere una caratterizzazione delle aree oggetto degli interventi previsti;
  • il piano di riutilizzo delle terre e rocce da scavo derivante dal bilancio dei materiali movimentati.