Dipartimento Protezione Civile – Monitoraggio sismico Territorio nazionale

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Caratterizzazione speditiva dei siti delle postazioni digitali di monitoraggio sismico permanente della Rete Accelerometrica Nazionale

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

L’Incarico è stato commissionato dal Dipartimento della Protezione Civile (DPC) della Presidenza del Consiglio in particolare l’Ufficio Valutazione, Prevenzione e mitigazione del rischio sismico e attività ed opere post-emergenze – Servizio Monitoraggio del territorio e gestione banche dati (MOT).
Il DPC gestisce la RAN (Rete Accelerometrica Nazionale) costituita da una densa rete di stazioni accelerometriche localizzate sul territorio nazionale nelle zone simicamente più attive.

SPECIFICITA’ DELLO STUDIO

Le postazioni accelerometriche sono realizzate di regola su terreni di proprietà pubblica, privilegiando i siti ubicati su roccia affiorante non fratturata.
La parametrizzazione dinamica dei terreni, d’importanza fondamentale negli studi di risposta sismica locale può essere ottenuta attraverso diverse tecniche quali metodi passivi basati sul rumore sismico ambientale (microtremore). Queste misure forniscono indicazioni sul rapporto fra la velocità media delle onde S nella copertura e la profondità del substrato al di sotto del punto di osservazione, e consentono l’individuazione di possibili fenomeni di risonanza sismica.

La metodologia HVSR (Horizontal to Vertical Spectral Ratios), meglio nota come funzione H/V, è basata sulla misura dei rapporti medi fra le ampiezze spettrali delle componenti orizzontali e verticale del rumore sismico ambientale.
Le frequenze di risonanza corrispondono ai massimi della funzione che rappresenta i rapporti spettrali medi in funzione della frequenza, l’ampiezza di questi massimi è proporzionale all’entità del contrasto d’impedenza sismica esistente alla base della copertura.

Le misure di rumore ambientale sono state svolte utilizzando strumentazione sismica di proprietà del DPC, costituita da 6 acquisitori digitali, equipaggiati con sensori velocimetrici con periodi di 5 secondi e temporizzatori GPS. Le misure sono state effettuate su 157 stazioni accelerometriche della RAN in Italia secondo le specifiche del predetto DPC.

L’acquisitore è stato impostato per digitalizzare il segnale con un passo di campionamento di 8 ms (125 Hz) e con la massima sensibilità.
La durata della registrazione non è stata inferiore a ore 6.

Nell’elaborazione successiva sono stati scartati gli intervalli del segnale affetti da evidente rumore antropico; successivamente è stata calcolata la FFT (Fast Fourier Trasform) sui segnali delle diverse componenti e, dopo una operazione di lisciamento (smoothing) con finestra triangolare, si sono ottenuti i rapporti spettrali medi e le rispettive varianze tra le componenti orizzontali e verticali.
Si è fornito un supporto ottico con i files dei dati originali di registrazione, nel formato di acquisizione (binario), nonché i files dei dati elaborati, in formato ASCII, insieme con la relazione descrittiva di tutte le misure effettuate su ciascuna postazione accelerometrica.