Stazioni Elettriche Terna Regioni centro-sud

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Rilievo del rumore esterno riguardante le Stazioni Elettriche Terna per la verifica dei livelli di emissione (aree centro-sud Italia)

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Il lavoro ha riguardato la verifica della compatibilità acustica e la rappresentazione del clima acustico ambientale indotto dalle attività produttive delle Stazioni Terna in relazione al territorio ad esse limitrofo e alla presenza di ricettori abitativi e/o sensibili.
Lo studio è stato condotto attraverso misurazioni fonometriche effettuate in campo e mediante un apposito programma di calcolo previsionale della propagazione del rumore.


Le misure effettuate in sito per caratterizzare le sorgenti di rumore sono state eseguite sia in prossimità delle singole macchine presenti nella stazione per ottenere la potenza in relazione alle diverse frequenze di emissione sia nelle aree perimetrali della stazione, per stimare le modalità di attenuazione del suono lungo le direttrici geometriche che conducono ai ricettori.
Sulla base di dette misurazioni fonometriche è stata effettuata la taratura del modello di simulazione tridimensionale tenendo conto anche delle eventuali componenti tonali riscontrate in campo; componenti che non è inusuale rilevare in quanto i macchinari presenti sono generalmente costituiti da trasformatori elettrici che determinano frequenze dominanti di 50 Hz, 100 Hz, 200 Hz.


La compatibilità acustica relativa all’esercizio dell’impianto è valutata mediante la verifica dei risultati con i limiti normativi indicati nella pianificazione delle amministrazioni locale e, in particolare, nei Piani di classificazione acustica ai sensi dell’articolo 6 della Legge Quadro n. 447 del 26 ottobre 1995.

SPECIFICITÀ DELLO STUDIO

Lo studio è stato redatto su 95 impianti ripartiti omogeneamente su tutto il territorio del centro-sud Italia, isole comprese.
Sono state indagate 2 centrali in Abruzzo e 2 in Umbria, 3 centrali in Basilicata, 4 centrali nelle Marche, 8 centrali nel Lazio, 14 centrali in Calabria, 15 centrali in Campania e 15 in Puglia, 16 centrali in Sardegna e 16 in Sicilia.