- CommittenteConsorzio Venaus Scarl
- Anno 2012 - 2018
- Settori Ferrovie - Stazioni
- Servizi - Progetti di Monitoraggio Ambientale (PMA)
- Realizzazione e Gestione delle Attività di monitoraggio
- Progettazione di barriere antirumore
- Valutazione dei rischi sulla sicurezza e salute dei lavoratori
- Studi e piani di Risanamento Acustico
- Analisi delle vibrazioni sul corpo umano e sugli edifici - In collaborazione con Consorzio ERACLITO (costituito da SGS Italia e VDP)
Monitoraggio ambientale per le attività di scavo del cunicolo esplorativo de “La Maddalena†per il nuovo collegamento internazionale Torino-Lione
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il Cunicolo esplorativo de “La Maddalena” è situato alla base della Val Clarea e rappresenta la quarta delle opere che permetteranno di raggiungere il futuro tunnel della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, insieme alle tre discenderie francesi giaÌ€ realizzate nella valle della Maurienne. AvraÌ€ una lunghezza complessiva di 7.541 m e un diametro di 6,30 m per un totale di circa 275.000 mc di materiale estratto. Le tecniche di scavo utilizzate sono di due tipi, in funzione della differente conformazione dei terreni attraversati dal cunicolo: il metodo tradizionale per il primo tratto composto da terreni eterogenei e lo scavo meccanizzato per il secondo, costituito da roccia omogenea. Per il tratto di scavo meccanizzato si utilizza una fresa TBM aperta con grippers, preceduta da sistemi di sondaggio che permettono di ottimizzare le modalitaÌ€ di avanzamento dello scavo.
Le attività di monitoraggio in corso riguardano tutte le componenti ambientali coinvolte a partire dal controllo sistematico del materiale proveniente dai sondaggi in avanzamento effettuati sul fronte di scavo e del materiale estratto nel corso dello scavo. Vengono inoltre effettuate analisi periodiche delle acque di venuta della galleria e delle acque di scarico, monitorati in continuo la qualità dell’aria ed il clima acustico all’interno del cantiere ed eseguiti controlli mirati per le componenti amianto, radiazioni ionizzanti e vibrazioni.
È stata effettuata un’analisi acustica specifica riguardante il rumore indotto dalle attività di cantiere, relativamente alla Fase 1 (Scavo in tradizionale) e alla Fase 2 (Scavo con TBM), ai fini della verifica dell’eventuale necessità di richiesta di deroga alle amministrazioni comunali ai sensi dell’art. 6 della Legge 447 del 26 ottobre 1995.
L’analisi acustica viene svolta attraverso una modellazione acustica tridimensionale mediante specifico software di simulazione, opportunamente tarato con il rumore rilevato presso la centralina fissa installata in cantiere e con il rumore rilevato ad hoc in diverse campagne di misurazioni volte alla caratterizzazione dell’emissione acustica dei vari tipi di macchinario presenti in cantiere.
I risultati sui ricettori ritenuti sensibili sono messi a confronto con le soglie acustiche individuate nel Piano di Gestione Ambientale di Cantiere.
Così come indicato nel citato PGA, è bene sottolineare che le soglie indicate fanno riferimento ai livelli di rumore raggiunti al ricettore, mentre il controllo in “continuo” delle emissioni acustiche del cantiere viene effettuato sulla postazione fonometrica (RUM-CF) interna al cantiere, il cui livello di rumore rilevato costituisce, quindi, un riferimento alla “taratura” del sistema e alle condizioni che potenzialmente possono rappresentarsi sui ricettori.
SPECIFICITÀ DELLO STUDIO
Lo scavo del Cunicolo esplorativo de “La Maddalena”, complice l’elevata esposizione mediatica a cui è sottoposto, ha richiesto un accurato studio dei potenziali impatti generati dalle attività di cantiere ed un attenta pianificazione della struttura dei monitoraggi per tutte le componenti ambientali interessate.
Le modalità dei monitoraggi, i limiti di soglia considerati e le procedure da applicare in caso di superamenti delle soglie stesse sono stati interamente concordati con gli Enti di Controllo attraverso numerosi confronti, sopralluoghi di cantiere e tavoli tecnici.
Il potenziale rischio di attraversamento di materiali pericolosi, quali amianto o materiale radioattivo, ha inoltre richiesto la definizione di protocolli specifici per la gestione di situazioni emergenziali e la redazione di procedure e documenti dettagliati per ogni componente critica.
Le attività di sorveglianza vengono svolte in stretta collaborazione con la direzione tecnica di cantiere, la direzione lavori e la committenza attraverso riunioni periodiche al fine di analizzare i dati acquisiti e valutare eventuali interventi di mitigazione ove necessario.