Il problema delle vibrazioni degli edifici ha assunto negli ultimi anni sempre maggiore importanza sia in relazione alla diversa tipologia strutturale delle costruzioni moderne, legata ad un più razionale utilizzo dei materiali con migliori caratteristiche di resistenza meccanica, sia in relazione al moltiplicarsi delle fonti di vibrazioni, in special modo quelle generate dalle attività dell’uomo.


Le vibrazioni possono essere causa, oltre che di disturbo per gli occupanti degli edifici, anche di pericoli per la stessa integrità strutturale o architettonica degli edifici nonché per la sicurezza degli occupanti.
Un altro problema particolarmente sentito riguarda la preservazione dei monumenti storici. Ciò nonostante, a livello nazionale non esiste al momento una norma che stabilisca limiti quantitativi per l’esposizione alle vibrazioni.

Esistono delle norme tecniche, però, nazionali e internazionali, che costituiscono un utile riferimento per la valutazione del disturbo in edifici interessati da fenomeni di vibrazione e che riguardano distintamente gli effetti sull’uomo e sulle strutture edilizie.

In relazione all’effetto sull’uomo le norme tecniche di riferimento sono la UNI 9614, la UNI 11048 e la ISO 2631-2. La valutazione delle vibrazioni in relazione al danno agli edifici, invece, richiama altre norme tecniche, quali la UNI 9916 e la DIN 4150-3.

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