La procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) è uno degli strumenti di supporto alla decisione in ambito pubblico, teso a valutare preventivamente gli effetti indotti sull’ambiente da una determinata azione progettuale e, conseguentemente, ad accertarne la compatibilità ambientale.
Tale procedura, codificata a livello comunitario dalla Direttive 85/337/CEE e dalla Direttiva 97/11/CE, è stata recepita a livello nazionale dalla legge 394/86 e normata dai DPCM 377/88 (tipologie di opere i cui progetti sono assoggettati a procedura di VIA) e DPCM 27.12.1988 (struttura e aspetti contenutistici degli studi di impatto ambientale).Successivamente il DPR 12.04.1996 ha completato il recepimento delle direttive comunitarie, normando la procedura di VIA per le opere di cui all’Allegato II della Direttiva 85/337/CEE. Infine, la normativa in materia di VIA è stata riordinata dalla Parte II del D.lgs 152/2006 e s.m.i..


Lo Studio di Impatto Ambientale costituisce quindi lo strumento tecnico-scientifico contenente la descrizione e la stima degli effetti che la realizzazione e l’esercizio di determinate categorie di opere possono determinare sull’ambiente.
Si tratta di strumenti a valenza multidisciplinare volti a comunicare alle autorità competenti e alle popolazioni interessate, la natura degli effetti indotti e le misure che il Proponente intende porre in campo al fine di mitigarne o ridurne l’entità.
La fase di redazione dello Studio di Impatto Ambientale è un momento centrale nella procedura di valutazione di impatto ambientale, la cui complessità dipende dal numero di attori coinvolti, dagli interessi e dalle problematiche in campo.


Di conseguenza, l’ottenimento del giudizio di compatibilità ambientale, che viene formulato sulla base dei contenuti dello Studio di Impatto Ambientale, dipende da un complesso di attività da svolgersi prima, durante e dopo la redazione dello Studio stesso, atte a mediare tale composito insieme di attori ed interessi di cui sono portatori.
La Environmental Impact Assessment (EIA) così come è praticata in ambito comunitario, si fonda sulle direttive comunitarie in precedenza richiamate e condivide, sostanzialmente, i contenuti (se non la forma) degli studi così come delineati in ambito nazionale.


In contesto sovranazionale l’EIA o, più spesso, ESIA (Environmental and Social Impact Assessment) segue le norme nazionali, quando presenti e, comunque, gli standard dei donors se previsti. Ciò ad esempio accade con gli studi finanziati da World Bank, il cui Operational Manual contiene le Operational Policies (OPs) con i contenuti essenziali per le procedure finanziate.

Il nostro team impegnato nelle attività di SIA è formato da specialisti nelle scienze ambientali ed è affiancato da esperti locali e specialisti in studi socio-economici che integrano le competenze del gruppo di lavoro, al fine di massimizzare i risultati del lavoro stesso.

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