Il Monitoraggio Ambientale rappresenta una delle fasi più importanti nel processo di progettazione di un’opera in quanto consiste nella verifica puntuale degli impatti ambientali per le diverse fasi di realizzazione ed esercizio dell’opera stessa, con particolare attenzione alle aree di maggior sensibilità individuate per le varie componenti ambientali interferite. Esso viene a seguito della realizzazione e approvazione del Progetto di Monitoraggio Ambientale (PMA).


Tale PMA viene redatto dal proponente dell’opera in fase di progettazione, con lo scopo di fornire una misura dello stato complessivo dell’ambiente e di valutare l’efficacia di eventuali interventi di mitigazione.

Il Progetto di Monitoraggio Ambientale è previsto dall’Allegato XXI (art.3 dell’allegato) del D.Lgs.163/2006 e ss.mm.ii.(art.164 ) e fa parte degli elaborati del Progetto definitivo ed esecutivo.

E’ parte integrante del processo di VIA ed è, pertanto, contenuto all’interno dello Studio di Impatto Ambiente ai sensi del DPCM 27.12.1988 e del D.Lgs.152/2006 e ss.mm.ii., assumendo, ai sensi dell’art.28, la funzione di strumento atto a fornire la reale misura dell’evoluzione dello stato dell’ambiente nelle diverse fasi di attuazione di un Progetto.

Nell’ambito delle procedure VIA, l’atto di indirizzo normativo cui fare riferimento per lo svolgimento del PMA è costituito dalle Linee Guida per la predisposizione del Progetto di Monitoraggio Ambientale (PMA) delle opere soggette a Valutazione di Impatto Ambientale, redatte dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – Direzione per le Valutazioni Ambientali con il contributo di ISPRA. Tale documento rappresenta l’aggiornamento delle esistenti “Linee Guida per il Progetto di Monitoraggio Ambientale (PMA) delle opere di cui alla Legge Obiettivo (Legge 21.12.2001, n.443) – Rev.2 del 23 luglio 2007”.

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