Dettagli progetto

Risposta alle prescrizioni del decreto di compatibilità ambientale relative al collegamento in cavo terrestre a 220 kV ed interconnessione sottomarina tra Italia (Marina di Ragusa) e Malta (Maghtab)

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Il progetto riguarda la realizzazione di una interconnessione ad alta tensione a corrente alternata tra Malta e l’Italia che, per la parte italiana, comprende: un tracciato marino di circa 26,5 km, compreso tra i giunti Terra/Mare in Italia ed il confine delle acque territoriali italiane; un tracciato terrestre di circa 19 km circa, in cavo interamente interrato, dalla stazione elettrica esistente di Ragusa, fino al punto di approdo del cavo marino a Marina di Ragusa.

SPECIFICITÀ DELLO STUDIO

A seguito del decreto di compatibilità dell’opera, il supporto alla procedura di ottemperanza alle prescrizioni ha comportato lo sviluppo di una serie di studi ed attività specialistiche che hanno riguardato:

• elaborazione del piano di monitoraggio ambientale per tutte le componenti ambientali interessate dal progetto e l’esecuzione del monitoraggio ambientale prima della posa del cavo, sia terrestre che marina;

• indagini ambientali su aria, suolo, acque, ecosistema marino. In particolare, il monitoraggio dell’ecosistema marino ha riguardato:
    – Analisi delle fanerogame;
    – Analisi fisico-chimica delle acque;
    – Analisi fisico-chimica dei sedimenti;
    – Analisi comunità bentonica;
    – Verifica presenza di cetacei marini;

• verifica puntuale dei campi elettromagnetici sui ricettori prossimi al tracciato del cavo terrestre interrato;

• studio e modellizzazione della propagazione acustica sottomarina per la definizione dell’area di esclusione per la tutela dei mammiferi marini dal rumore subacqueo derivante dalle operazioni di posa del cavo sul fondale;

• progetto ed esecuzione della riforestazione di una porzione di preateria di Posidonia Oceanica interessata dalla posa del cavo sottomarino: il progetto consiste nell’espianto di talee di Posidonia oceanica dal sito di intervento antistante Marina di Ragusa e nel successivo reimpianto presso il sito di Mondello (Palermo).