S.E. 132/220 kV di Malo (VI) San Vito Leguzzano - Malo (VI)

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Prescreening e Relazioni Specialistiche per il progetto della nuova S.E. 132/220 kV di Malo e raccordi aerei 132 kV e 220 kV

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Il progetto riguarda la realizzazione della nuova Stazione Elettrica di trasformazione 220/132 kV, denominata “Stazione Elettrica di Malo”, sita nel comune di Malo in provincia di Vicenza, e dei relativi raccordi aerei, ubicati sia in territorio di Malo (VI) sia di San Vito di Leguzzano (VI).
La nuova stazione sarà realizzata in prossimità degli elettrodotti 220 kV “Ala – Vicenza Monteviale” e 132 kV “Schio - San Pietro Mussolino” e “Schio - Cornedo”, ed opportunamente raccordata alla rete 132 kV.

Per quanto riguarda i raccordi aerei il progetto prevede la demolizione di 4 sostegni (linea da 132KV), la demolizione con ricostruzione di 4 sostegni (3 sulla linea da 132 KV ed uno sulla linea da 220 KV) e la costruzione ex novo di 8 sostegni (5 sulla linea da 132 KV e 3 sulla linea da 220 KV).

Per il progetto del nuovo elettrodotto, sono stati redatti i seguenti studi:

  • Relazione Archeologica;
  • Relazione paesaggistica;
  • Relazione geologica;
  • Due diligence per la gestione delle Terre e Rocce da Scavo;
  • Prescreening ambientale.

In funzione dell’interferenza del progetto con aree soggette a vincolo paesaggistico (Vincolo art.142 DLgs. 42/2004, già L. 431/85 c.d. Galasso, c.1 lett.), c), è stata redatta una Relazione paesaggistica ai sensi del D.P.C.M. 12.12.2005.

Lo studio geologico preliminare condotto ha consentito di valutare le caratteristiche geolitologiche e geotecniche dei terreni, al fine di verificare la fattibilità geomorfologica ed idrogeologica delle fondazioni, sia di quelle delle strutture di sostegno sia della nuova Stazione Elettrica, adottate per il progetto in esame.

Al fine di valutare l’impatto dell’opera in progetto sulla realtà archeologica e storico-artistica del territorio interessato, è stato sviluppato una Relazione Archeologica, a valle della ricognizione archeologica effettuata lungo il tracciato attraverso un’analisi diretta sul terreno con lo scopo di verificare l’entità delle presenze archeologiche documentate durante le precedenti attività di ricerca (archivio, ricerca bibliografica, cartografica e toponomastica, lettura foto aeree) e di individuare eventuali nuove evidenze archeologiche. Attraverso l’analisi incrociata di tutti i dati raccolti si è proceduto a valutare il grado di Rischio Archeologico delle aree oggetto della ricerca e conseguentemente il Rischio Archeologico da considerarsi al momento della realizzazione dell’opera stessa.


SPECIFICITÀ DELLO STUDIO

E’ stato elaborato un documento di Valutazione per l’esclusione dalla procedura di verifica di assoggettabilità’ a VIA (Prescreening), il cui strumento metodologico di riferimento è stata la Guida della Commissione Europea “Guidance on EIA – Screening” (2001), che fornisce indirizzi operativi per affrontare la procedura di screening.

Lo screening è stato, pertanto, sviluppato attraverso l’utilizzo di una checklist, finalizzata a supportare il processo decisionale e consentire di giungere motivatamente ad una valutazione conclusiva in merito alla sussistenza o meno di effetti ambientali potenzialmente significativi negativi connessi.
La checklist prende in considerazione tutti i criteri di selezione individuati nell’Allegato III della direttiva VIA (Allegato V alla Parte Seconda del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.) e, nella sua compilazione, si è tenuto conto di tutti i possibili fattori che possono determinare l’insorgenza di impatti ambientali potenzialmente significativi.